COLA PESCE

Fiaba siciliana
tratta da FIABE ITALIANE di Italo Calvino.
Narrata da Maurizio Mosetti.

Riassunto: A Messina viveva Cola, un ragazzo che passava tutto il suo tempo a nuotare nel mare, nonostante le continue chiamate della madre preoccupata. Un giorno, esausta, la madre lo maledisse, augurandogli di diventare un pesce. La maledizione si avverò, trasformando Cola in un essere metà uomo e metà pesce. La madre morì di dolore poco dopo.

La notizia arrivò al Re, che volle incontrare Cola Pesce e gli chiese di esplorare i fondali intorno alla Sicilia. Cola scoprì che Messina era costruita su tre colonne sottomarine: una sana, una scheggiata e una rotta. Il Re lo portò poi a Napoli per esplorare i vulcani sottomarini, e Cola confermò la presenza di acqua fredda, calda e dolce nei fondali.

Tornato a Messina, il Re ordinò a Cola di esplorare il fondo del Faro, dove Cola scoprì una colonna di fumo sottomarina ma non riuscì a trovare il fondo. Insoddisfatto, il Re gli chiese di tuffarsi dalla Torre del Faro. Cola lo fece, ma riemerse terrorizzato raccontando di un enorme pesce.

Ancora curioso, il Re gettò la sua preziosa corona in mare e ordinò a Cola di recuperarla. Prima di tuffarsi, Cola chiese una manciata di lenticchie: se fossero riemerse, significava che lui non sarebbe tornato. Le lenticchie tornarono a galla, segnando la fine di Cola, che non riemerse mai più.


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